Convertitori di volumi di gas

I convertitori di volumi di gas sono strumenti di tipo elettronico associati a misuratori di volumi di gas la cui funzione è quella di fornire una corretta informazione circa la quantità di gas transitato dal misuratore.

E' infatti noto, per le peculiari caratteristiche termodinamiche che il volume di un gas risente delle condizioni di pressione e di temperatura ambientali. Per tale motivo le quantità indicate dai misuratori alle svariate condizioni di esercizio non offrono assoluta garanzia di legalità e debbono essere ricondotte, commutate alle corrispondenti quantità misurate in condizioni di pressione e temperatura definite standard (temperatura di 15 °C e pressione di 1,01325 bar) e, come tali, utilizzabili ai fini commerciali.

I Dispositivi di conversione dei volumi di gas alle condizioni base, possono essere di 2 tipologie, di tipo 1 e tipo 2.

Nel tipo 1 i sensori di pressione e temperatura sono parti integranti del convertitore e la valenza della verificazione periodica è di 4 anni.

La periodicità della verifica è di 4 anni e decorre dalla data della loro messa in servizio, se la messa in servizio è avvenuta entro e non oltre due anni dal 31 dicembre dell’anno della marcatura metrologica supplementare.

Se la messa in servizio dello strumento è avvenuta oltre i due anni dal 31 dicembre dell’anno indicato dalla marcatura metrologica supplementare la prima verifica periodica dovrà essere effettuata entro il 31 dicembre dell’anno indicato dalla marcatura metrologica supplementare aumentato di 6.

Successivamente, la verificazione è effettuata ogni 4 anni dalla data dell’ultima verificazione o, nel caso, dopo aver eseguito una riparazione che abbia comportato la rimozione dei sigilli dello strumento.

Nel tipo 2 i sensori di pressione e temperatura sono sostituibili e la valenza della verificazione periodica è di 2 anni

La periodicità della verifica è di 2 anni e decorre dalla data della loro messa in servizio, se la messa in servizio è avvenuta entro e non oltre due anni dal 31 dicembre dell’anno della marcatura metrologica supplementare.

Se la messa in servizio dello strumento è avvenuta oltre i due anni dal 31 dicembre dell’anno indicato dalla marcatura metrologica supplementare la prima verifica periodica dovrà essere effettuata entro il 31 dicembre dell’anno indicato dalla marcatura metrologica supplementare aumentato di 4.

Successivamente, la verificazione è effettuata ogni 2 anni dalla data dell’ultima verificazione o, nel caso, dopo aver eseguito una riparazione che abbia comportato la rimozione dei sigilli dello strumento.

Per gli strumenti già sottoposti a verifiche periodiche la periodicità delle verifiche continua ad essere calcolata a decorrere dall’ultima verifica effettuata.

Il titolare dello strumento di misura richiede la verifica periodica almeno cinque giorni lavorativi prima della scadenza della precedente verifica oppure, nel caso in cui abbia proceduto a far riparare lo strumento, entro dieci giorni lavorativi che decorrono dalla data della riparazione.

La Camera di Commercio per controllare che gli strumenti utilizzati nelle funzioni di misura legale siano regolarmente sottoposti a verifica periodica e che siano rispettati gli adempimenti richiesti dal DM 93/2017 svolge periodicamente controlli casuali sia su un campione di strumenti già verificati dai laboratori abilitati alla verificazione periodica sia sugli strumenti comunque in servizio presso i titolari degli strumenti.

I titolari degli strumenti di misura sono soggetti agli obblighi relativi alla corretta tenuta dello strumento e dell'annessa documentazione e devono comunicare alla Camera di Commercio della circoscrizione in cui lo strumento è in servizio la data di inizio dell'utilizzo e quella di fine dell'utilizzo, oltre agli altri elementi indicati dal D.M. 93/2017, pena l'applicazione delle corrispondenti sanzioni amministrative.