nuovo terremoto 6,5Paura anche Roma, dove un ascensore, per fortuna vuoto, è precipitato per le scosse.

È tornata la paura in tutto il Centro Italia dove la terra continua a tremare dopo la nuova fortissima scossa di magnitudo 6,5 registrata questa mattina, alle 7.40, avvertita dal Veneto alla Puglia. L’intensità, inizialmente indicata in 6,1, è stata poi ricalcolata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Si tratta del terremoto più violento in Italia dal 1980. L’epicentro tra Norcia (dove è crollata la basilica di San Benedetto e la gente ha cominciato a pregare in piazza), Preci, Visso e Castel Sant’Angelo sul Nera, a 10 chilometri di profondità. Non si segnalano vittime, una ventina i feriti. Tre persone sono state estratte vive dalle macerie a Tolentino, altre sei a Norcia. A Norcia sono tremila gli sfollati. Nelle Marche salgono a 25mila. In totale sarebbero almeno 40mila. «Il numero – commenta il presidente della regione Luca Ceriscioli – è più che raddoppiato rispetto all’inizio del sisma. Ed è variabile, nel senso che dobbiamo considerare chi è ancora in casa e dovrà uscire e chi viceversa chi potrà rientrare. Ma è un numero enorme di persone». Sono 200 le scosse registrate nelle ultime ore, ci sono stati crolli in 100 Comuni. Rasi al suolo i centri storici di Arquata del Tronto, Accumoli e Amatrice, interi paesi dichiarati “zona rossa”. «Una terribile pagina nella vita del nostro Paese. La stanchezza non deve tramutarsi in rassegnazione» ha detto il premier Matteo Renzi, che ha promesso: «Ricostruiremo tutto». L’emergenza è quella degli sfollati che, secondo il governatore delle Marche, potrebbero arrivare a centomila.

Fonte: La Stampa